Gli obiettivi prefissati dal “Programma” per il raggiungimento dei fini istituzionali, come approvati dal Consiglio Regionale, con deliberazione 207/4 del 26/03/85, sono stati individuati nel:
- sostegno e potenziamento del trasporto ferro – gomma, pubblico e in concessione;
- ammodernamento ed integrazione della viabilità esistente;
- creazione dell’intermodalità dei trasporti ;
da realizzarsi mediante interventi atti a conseguire:
- il potenziamento delle reti ferroviarie interessanti il territorio oggetto di intervento nonché la realizzazione di nuove reti ferroviarie;
- la sistemazione della rete viaria esistente e la realizzazione di nuovi assi di collegamento;
- la creazione di strutture di supporto ai servizi ed incentivazione e contributi ai Concessionari di pubblici servizi;
- il coordinamento per la funzionalità dell’intero sistema di trasporto Pubblico – Privato;
In considerazione della grande rilevanza sotto il profilo storico – archeologico della zona di intervento, è stata prevista, altresì, la creazione di un fondo per indagini, prospezioni ed operazioni connesse alla documentazione scientifica ed alla tutela archeologica nelle aree interessate dall’intervento.
In particolare, per gli interventi da realizzare nel settore delle infrastrutture ferroviarie il“Programma” è stato indirizzato al potenziamento ed adeguamento delle linee ferroviarie interessanti l’Area Flegrea: la linea Cumana e quella Circumflegrea, entrambe in concessione della Società SEPSA (oggi E.A.V. s.p.a.) e secondo le indicazioni di priorità indicate da quest’ultima.
Per quanto riguarda la sistemazione della rete stradale dell’Area Flegrea, di cui al settore infrastrutture viarie, il“Programma” è stato teso al miglioramento dei collegamenti stradali, in considerazione della densità demografica della zona e della necessità di garantire una efficace mobilità quotidiana anche tenendo presente la peculiarità geomorfologica dell’intera area per la quale vi è l’esigenza di una agevole via di fuga nell’ipotesi di eventi sismici e/o bradisismici.
Inoltre, al fine di coniugare le esigenze suesposte con la salvaguardia e valorizzazione dell’enorme patrimonio archeologico e culturale esistente, nel rispetto delle linee programmatiche, è stato attivato un“Parco Archeologico”,opera la cui realizzazione è emersa come una vera e propria esigenza alla luce delle difficoltà esecutive connesse al continuo ritrovamento di reperti, ritrovamenti che, se da un lato hanno ritardato l’attuazione del programma, dall’altro hanno consigliato alla stessa Soprintendenza l’attivazione di un piano di interconnessione delle esigenze viarie con quelle archeologiche, peraltro pienamente rispondente alle previsioni di piano.
In tale contesto, è, altresì, emersa l’esigenza di intervenire in quelle aree che, interessate all’esecuzione di opere previste dal Piano, hanno evidenziato un livello di inquinamento tale da necessitare di urgenti interventi per provvedere alla messa in sicurezza ambientale e conseguente bonifica.
Infine, sono stati previsti interventi complementari al “Programma”, incentrati sulla creazione di opere a supporto degli interventi sopraccitati (opere portuali, parcheggi, sistemazioni viarie urbane), che nel complesso costituiscono“l’intermodalità del sistema di trasporto”.